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venerdì 1 luglio 2011

OMAGGIO, I MIEI OMAGGI...


Volevo rendere omaggio a una amica della Magna Grecia calabra. Cercavo una parola su cui soffermarmi, ma non mi sovveniva nulla.

E poi ho pensato proprio a quella, *omaggio* che è una parola il cui significato giunge dal feudalesimo gallico, seppure di origine latina (da HOMINATICUM).

Sicché omaggio viene  da hommage (fr. provenz.) [che contiene la parola *homme*]. 

Che c'entra l'uomo con l'omaggio?


Poco, perché quell'uomo è in realtà da intendersi come servo, come vassallo, che si prostra davanti al suo signore e fa atto di fedeltà,  in ginocchio e con le mani protese avanti in quelle del suo signore padrone. Siamo nei dintorni del 1100 d.C.
Qualche tempo dopo, il termine si espanderà e l'omaggio passerà a significare anche un segno di deferenza, di cortesia, magari verso una dama (1165).

E allora, i miei omaggi!

2 commenti:

Cirano ha detto...

INFATTI,MIO NONNO...VECCHIO GRECO DI CALABRIA, COME ME, SALUTAVA LE SIGNORE PROPRIO CON L'ESPRESSIONE; "i MIEI OMAGGI!!"

Maria Pia ha detto...

Ti ringrazio, ignoravo il significato della parola! Sempre serva Vostra, Madonna! (suona bene?☺)