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sabato 4 luglio 2009

Cafone! Cafone a chi?


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La parola: cafone (cioè coloro che andavano in città, al mercato, co' a fune = *con la fune*, perché portavano il bestiame con sé); per estensione, contadini del Sud.
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(a partire da 1'40")

Nel film con Totò Miseria e Nobiltà, 1954), il cafone è il personaggio di sinistra, cappellaccio un po' sformato, giacca spiegazzata di chi lavora la terra, il cafone è un po' come il contadino del detto scarpe grosse cervello fino,[1] solo che il cervello non è fino, cioè non è furbo.

Bestia da soma, lavora ed è sfruttato, poco capisce di ciò che esuli dal suo lavoro, spesso non sa leggere (nel film, Totò è lo scrivano pubblico cui il cafone si rivolge), ignora le buone maniere.




Da qui una serie di parole hanno subìto un significato traslato che si è connotato socialmente (in senso figurato). Oltre a cafone[2], ci sono villano e zotico.

In un romanzo di fine '800 o anche in Fontamara (1930, di Ignazio Silone), i cafoni sono i lavoratori della terra, i contadini.



Curiosità
: esiste anche il pane cafone (metto il video per prepararlo).






Oggi? Un cafone è qualcuno che è maleducato. Si dice "Cafone!", "Sei un cafone!", "Lei è un cafone!" a qualcuno che ci ha fatto una scortesia palese, spesso ci ha risposto male, o ha un atteggiamento rozzo, incivile e anche incurante della sua poca urbanità.

Cafone è anche chi fa alza il dito medio, all'americana (pare però che il gestaccio lo abbiano inventato i francesi), eh?



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[1] Si pensi al personaggio televisivo/teatrale creato da Martufello (nella vita: Fabrizio Maturani)
[2]In francese, goujat (in origine *valet d'armée*) ha subìto medesima sorte.

mercoledì 1 luglio 2009

Espressione tipicamente italiana: Mamma mia

Qui i mamma mia si sono sprecati: prima, durante e dopoGiustifica

Mamma mia è un'espressione che solo un italiano può pronunciare. Se a dirlo, d'improvviso, come moto di reazione immediato è qualcuno che non è italiano, significa che ormai lo è diventato.

Mamma mia si usa a ogni pié sospinto:

Ci versiamo addosso il caffè bollente?
D'istinto, esce di bocca un mamma mia!

Qualcuno ci spaventa anche solo perché ci appare d'improvviso davanti ed eravamo soprappensiero?

... Mamma mia, che spavento/paura!

Non ci aspettavamo qualcosa di negativo che ci ha delusi, amareggiati, facciamo fatica a crederlo, abbiamo le labbra ripiegate all'ingiù? Ecco un riprovevole (magari con la testa che sconsolatamente fa no, no, no):

Mamma mia...

Una bella sorpresa, vediamo un bimbo stupendo figlio di un'amica per esempio, abbiamo vinto qualcosa, siamo emozionati per un evento che accadrà?

Mamma mia (che bello)!


L'avrete capito: insieme con , no, ok, magari, eccome, insomma, dunque, allora... mamma mia è usatissimo.

Personalmente, lo userò 350 volte al giorno. (E mamma mia, che esagerata!)

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Attenzione: per dire l'equivalente di (my) mom, (ma) maman, (meine) Mutti = la mia mamma
(mia mamma- senza l'articolo determinativo - un regionalismo dell'Italia del Nord e come tale non è necessariamente da evitare, ma da usare con cognizione di causa).