In italiano, stazione è una parola onnicomprensiva, molto più che nelle altre lingue. Deriva da un verbo latino, STARE, che significa STARE FERMO.
La stazione è quella dei treni (stazione ferroviaria), della metropolitana (anche se in genere si preferisce dire "fermata", come per i bus: nessuno dirà mai "A quale stazione scendi?"), dei tram, delle navi (stazione marittima), diventa appena un po' più moderna per l'aerostazione o la stazione spaziale (vecchia parola della fine degli anni '60).
La stazione può anche essere una stagione del cuore, della vita.
E non sono 14, le stazioni che percorre il Cristo nella sua via crucis?
Ma stazione (prima, seconda, difficilmente si arriva a una terza) è persino una fase di interpretazione di un testo letterario, per esempio.
E poi ci sono stazioni meteorologiche, dell'arte, qualcosa che assomiglia spesso a une halte più che a una vera e propria stazione.
Se dico stazione, così, che vi viene in mente?
A me, questo. Ma non esiste più, da molto prima che nascessi.
La stazione è quella dei treni (stazione ferroviaria), della metropolitana (anche se in genere si preferisce dire "fermata", come per i bus: nessuno dirà mai "A quale stazione scendi?"), dei tram, delle navi (stazione marittima), diventa appena un po' più moderna per l'aerostazione o la stazione spaziale (vecchia parola della fine degli anni '60).
La stazione può anche essere una stagione del cuore, della vita.
E non sono 14, le stazioni che percorre il Cristo nella sua via crucis?
Ma stazione (prima, seconda, difficilmente si arriva a una terza) è persino una fase di interpretazione di un testo letterario, per esempio.
E poi ci sono stazioni meteorologiche, dell'arte, qualcosa che assomiglia spesso a une halte più che a una vera e propria stazione.
Se dico stazione, così, che vi viene in mente?
A me, questo. Ma non esiste più, da molto prima che nascessi.
3 commenti:
Proprio questa mattina ho dedicato un pensiero personale alla stazione!
buon lavoro, marina
E' la prima volta che mi imbatto in un blog che tratta anche aspetti della linguistica. Interessante, devo dire! Studio Lettere e apprezzo molto queste riflessioni sull'uso, l'abuso e la creatività della lingua italiana.
Grazie, Occhi di Notte. Cerco di usare un po' di leggerezza per parlare di parole italiane (in origine, il blog nasce destinato a stranieri italofili).
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