Lo sanno tutti?
Tutti sanno che
1, 2, 3, 4 ecc sono numeri arabi
e che
I, II, III, IV sono numeri romani.
Fin qui...
Quel che spesso si dimentica è che nella lingua italiana
i numeri arabi sono aggettivi numerali cardinali (uno, due, tre, quattro, ecc.)
i numeri romani sono aggettivi numerali ordinali (primo, secondo, terzo, quarto, ecc.).
Ma soprattutto qualcuno dimentica che se
a) i numeri arabi possono diventare ordinali aggiungendo un pallino [°] accanto al numero, cosicché 15 (quindici) diventa 15° (quindicesimo), per esempio
b) per i numeri romani il contrario non è possibile XV (quindicesimo) non diventerà mai quindici (15)
c) che ai numeri romani non bisogna aggiungere il circoletto in alto [°] perché sono già ordinali*
[in francese, invece ai numeri romani si aggiunge er, ème, terminazioni dell'ordinale Ier (premier), IIème o IIe (deuxième)]
Naturalmente, un discorso a parte vale per le date impresse, sui monumenti per esempio, come nel caso MDCCCXIX.
In questo caso le cifre romane stanno a indicare l'anno di esecuzione. Riprendiamo l'esempio:
M = 1000
D = 500
C = 100 (qui ce ne sono 3)
XIX = 19
Totale: 1819
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*Nell'ultimo libro in versione italiana di Paul Auster, Diario d'inverno, edito da Einaudi, ho trovato questo tipo di errore. Ed è un errore grave.
2 commenti:
Ricevo da Vincenzo Cicerone e copincollo (mantengo anche il suo tono ironico):
Buongiorno Signora, Mi può dire se sbaglio a leggere come ordinali anche le lettere che indicano la data sulle iscrizioni romane perché vi sottintendo l'ablativo di tempo determinato "anno" ? Grazie.
Troppo spesso si aggiunge il pallino ai numeti romani e diventa inguardabile. Purtroppo anche da parte di persone con titolo di studio elevato. Peccato
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