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venerdì 28 agosto 2009

la battuta ironica in una sola parola

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sì, vabbè
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L'ironia, in genere, è nazionale e compresa solo dai nativi.
Non vale per l'humour britannico e per l'ironia americana poiché la tv e il cinema nonché la letteratura ci hanno abituato a riconoscere (a decriptare) battute, frasi e gesti di secondo grado.

Chi non è italiano, può rimanere interdetto dall'uso ironico di una sola parola che - metatestualmente - vuol dire altro (spesso - appunto - il suo opposto).

Prendiamo una parola dalla grafia altalenante, ma non nel caso ironico: vabbè.
Se la battuta è da intendersi ironica, spesso la parola è preceduta da.

- Non ti preoccupare: andrà tutto per il meglio!
- Sì, vabbè.

Il che vuol dire: "Senti, io non credo affatto, al contrario. Se lo pensi, ti fai delle pie illusioni".

Se invece il "sì, vabbè" è seguìto da una frase, preceduta da "ma", vuol dire " sì, probabilmente, hai ragione in proposito, ma resto dell'opinione che..."







2 commenti:

marina ha detto...

complimenti per questa nuova impresa!
mi leggerò gli arretrati
un abbraccio, marina

Jacqueline Spaccini (Artemide Diana) ha detto...

Grazie, Marina cara.
C'è poco da leggere (e poi è più un divertissement che altro)