Leggenda vuole che questa frase - Canta che ti passa - sia stata incisa sulla parete di una dolina carsica (cfr. foto qui sopra), che l'abbia poi avvistata lo scrittore (all'epoca alpino) Piero Jahier, il quale la scelse come epigrafe a una sua raccolta poetica Canti dei soldati (1918).
Questa espressione viene usata per confortare, in maniera leggera e talvolta ironica, qualcuno che ha il morale basso ("a terra").
Insomma, se sei triste,
abbattuto,
disperato
o semplicemente sfiduciato,
se non sai più che cosa fare,
se probabilmente non puoi fare nulla,
Insomma, se sei triste,
abbattuto,
disperato
o semplicemente sfiduciato,
se non sai più che cosa fare,
se probabilmente non puoi fare nulla,
canta che ti passa.
Se poi non (ti) passa, avrai perlomeno cantato.
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