Però non è facile nemmeno diventarlo.
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La parola: maestro, maestra
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Maestro deriva dal latino *magister* > magistro > ma(g)istro > maestro
Tante sono le accezioni di questa parola.
All'estero, maestro (e non più maestra) evoca immeditamente i virtuosi della musica, del cinema, pittura o del teatro. Maestri sono allora Abbado, Fellini, Raffaello e Streher (per esempio).
Si usa anche in questi casi:
Tante sono le accezioni di questa parola.
D'istinto, maestro/a fa tornare alla mente la scuola elementare. Il maestro e - più spesso - la maestra sono a torto o a ragione i responsabili della conoscenza della lingua che avremo da adulti (a meno che non si facciano enormi sforzi per migliorarla o peggiorarla).
All'estero, maestro (e non più maestra) evoca immeditamente i virtuosi della musica, del cinema, pittura o del teatro. Maestri sono allora Abbado, Fellini, Raffaello e Streher (per esempio).
Si usa anche in questi casi:
- maestro di vita (colui che agli occhi di un individuo appare come persona cui ispirarsi nell'affrontare l'esistenza quotidiana, una specie di guru più o meno laico)
- maestro di cerimonia (in un matrimonio importante, è colui che: annuncia gli ospiti, l'inizio del pranzo, il taglio della torta. Organizza e coordina la cerimonia nuziale)
- Gran Maestro: onorificenza
Una ciliegia tira l'altra...
- come aggettivo esiste l'albero maestro (lessico marittimo)
- magistrato (dal significato di magister = governatore)
- mastro (è il maestro artigiano; nella favola di Pinocchio, Geppetto è mastro Geppetto e fa il ciabattino e il suo amico-nemico collega è Mastro Ciliegia che fa il falegname)
- maestrale (vento che soffia da nord-ovest) deriva da *mistral* che a sua volta deriva da *maestral* cioè da "maestro" (nel significato di principale)
- per antononomasia, il Maestro è Gesù (e il maestro dei filosofi è Aristotele).
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