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martedì 27 aprile 2010

L'errore del capitano Archie Hicox

Il film Ingloriousus  Basterds di Quentin Tarantino mi offre la possibilità di parlare di gesti. Più particolarmente, dei gesti delle dita che indicano i numeri e che come sappiamo (ma la mia è una conoscenza molto limitata) rivelano un'identità se non proprio nazionale, comunque per gruppi di aree geo-linguistiche.

Veniamo al film. Nella sequenza girata in una bettola, tre falsi ufficiali tedeschi (uno solo di loro è realmente tedesco) incontrano un'attrice tedesca (Diana Kruger) che è una spia degli Alleati. Il luogo si scopre essere frequentato da soldati e soprattutto da un attento nazista  in grado di riconoscere dall'accento dell'interlocutore  la sua provenienza geografica.

Il capitano Archie Hicox (un critico cinematografico sopraffino nel suo Paese, il Regno Unito), incaricato dell'Operazione KINO, è vestito di tutto punto come capitano germanico, ne ha persino la faccia e parla correntemente il tedesco (per me, lo parla benissimo), ma non convince un "vero" tedesco come l'ufficiale della Gestapo.

Alla domanda Lei, Capitano, da dove proviene?,  riesce a cavarsela declinando i suoi natali in un remoto (probabilmente inventato) paesino montano (penso a certi italiani del Trentino Alto Adige che quando parlano italiano sembrano austriaci)... Ma poi commette un errore grave, questo:



Vedete le dita? Ha appena ordinato tre whisky. Ha sollevato l'indice, il medio e l'anulare.
Come un anglofono, non come un tedesco, che per dire tre con le dita, solleva il pollice, l'indice e il medio (come gli italiani, per intenderci). Il capitano Hicox si è tradito.



Questa è una cosa strana, una tarantinata, diciamo. In realtà, chi sa ben parlare una lingua, impara lestamente i gesti propri della sua comunità. È qualcosa che non si deve nemmeno faticare ad apprendere, viene con sé. Specialmente se uno di mestiere fa l'agente infiltrato o la spia.

Ad esempio, io quando vivevo in Croazia, facevo il numero tre come quello del capitano, per non urtare il mio interlocutore. Infatti, il gesto italiano rievoca a un croato cose terribili (di cui non parlerò qui).

E se uno enumera su di una mano il classico: uno, due, tre, quattro, e parla americano, dovrà iniziare dal mignolo per giungere al pollice e non il contrario, come fanno gli italiani.

Nel film di Tarantino, un personaggio (Omar, mi pare) fa il classico gesto made in Italy (vedi foto qui sotto)  e che corrisponde a vari significati: Ma che vuoi? oppure Non sono d'accordo con te (e ora ti dico perché). Gesto un po' ostile, certo, ma molto istintivo (e sincero).

Ebbene il personaggio di cui vi dicevo, Omar,  lo utilizza nel momento in cui si presenta.



 

Errore.
Insomma, stiamo attenti ai gesti. 

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P.S. Menzione speciale a Christoph Waltz (il cattivissimo colonnello Landa) per recitazione e dizione, all'irlandese Michael Fassbender, di origine tedesca (il nostro capitano Hicox) e al francese Denis Menochet (il M. LaPadite dell'inizio film) per l'ottima interpretazione.

3 commenti:

giacy.nta ha detto...

Straordinario il tuo blog! Al prossimo morso! Ciao, Giacinta

Jacqueline Spaccini (Artemide Diana) ha detto...

Grazie, Giacinta. ♥

ebbre ha detto...

mah, la mia umile opinione è che ci stanno invece.

voglio dire, il capitano sarà anche un militare tutto d'un pezzo, ma era in una situazione molto stressante. facile tradirsi.

quanto al gesto italiano, penso che tarantino lo abbia messo proprio apposta. tant'è che anche le parole che usano i 3 finti italiani come convenevoli sono grottesche.